Ciascuno di noi possiede una personalità, possiede cioè un insieme di caratteristiche specifiche sulla base delle quali agisce nel mondo. Proprio grazie ai propri tratti personalistici, ognuno di noi agisce, pensa, interpreta e valuta ciò che gli accade.
La personalità è dunque frutto dell’interazione fra il temperamento, che è innato, e le esperienza vissute con gli altri e con gli eventi dell’ambiente circostante.
Le nostre modalità di relazione (con gli altri e con il mondo) sono flessibili e variano sulla base del contesto e delle situazioni che affrontiamo, questa flessibilità è una enorme e fondamentale risorsa vista la molteplicità di stimoli che quotidianamente riempiono le nostre vite.
Questa flessibilità è proprio ciò che manca a chi ha un Disturbo di personalità. Questi soggetti sono infatti caratterizzati da tratti rigidi e invariabili, da modalità di relazione (pensieri e comportamenti rigidi) cioè che non dipendono dal contesto, ma che si perpetuano sempre uguali a se stesse in maniera disfunzionale e controproducente.
Nonostante il DSM-IV/TR (Manuale statistico e diagnostico dei disturbi mentali) classifichi i Disturbi di personalità in tre categorie sulla base dei tratti predominanti, questi soggetti condividono una generale insoddisfazione per se stessi, per la propria vita e, ovviamente, per le proprie relazioni interpersonali. E’ facile comprendere come le difficoltà di adattamento rendano la vita di queste persone piuttosto difficile e possano esporle alla convinzione di essere malvoluti e malgiudicati dagli altri, alimentando un circolo di sofferenza e insoddisfazione.
Spessissimo inoltre queste persone presentano comorbilità con problematiche legate all’ansia, alla depressione, all’abuso di sostanze e ai problemi alimentari.
Inoltre, una complicazione molto grande è costituita dal fatto che spesso i soggetti con un Disturbo di personalità non si rendono conto che i loro modelli rigide di relazione siano inadeguati e pertanto non ricercano l’aiuto di uno specialista.
Il DSM-IV/TR classifica i Disturbi di personalità in 3 gruppi (Cluster A, B, C):
Disturbi caratterizzati da comportamenti strani o bizzarri:
- Disturbo paranoide
- Disturbo schizoide
- Disturbo schizotipico
Disturbi caratterizzati da comportamenti emotivi o drammatici:
- Disturbo borderline
- Disturbo istrionico
- Disturbo narcisistico
- Disturbo antisociale
Disturbi caratterizzati da comportamenti ansiosi:
- Disturbo evitante
- Disturbo dipendente
- Disturbo ossessivo compulsivo
Contrariamente a quanto si pensava in passato, la psicoterapia può essere molto efficace nell’aiutare i soggetti con un Disturbo di personalità.